sabato 27 dicembre 2014

10 domande alquanto imbarazzanti

É da quasi due mesi che non aggiorno, ma meglio tardi che mai. Come ben sapete in questi due mesi ci son state le due piú importanti festivitá qui in America: Thanksgiving e Natale. Tutte e due molto sentite, anche se, devo dire, che é quasi più goduta l'attesa per il Natale, che il Natale stesso. Vi racconterei tutto, ma ho deciso che la parte narrativa del mio anno la dedico solo agli scritti che mando per la mia scuola. Ed ecco, quindi, il link che vi manderà direttamente alla pagina dove racconto del mio primo (magari non ultimo) Thanksgiving. Quello di Natale arriverà più avanti.
http://www.iis-pascal.it/index.php?option=com_content&view=article&id=554:messaggoi-a-stelle-e-strisce-3&catid=28:notizie&Itemid=76
A cosa quindi é dedicato questo post? In questo post vorrei condividere 10 delle più assurde domande (o semplicemente affermazioni) che ho ricevuto parlando con gli americani. Ma vi avverto, questo non sono le più eclatanti, queste sono solo 10 (delle tante) scelte in maniera casuale. Ed eccole qui di seguito:

1-Americano: "Jacopo, come si dice pizza in italiano?"

2-Americano: "Visto che l'Italia é attaccata alla Cina, sai un po' di cinese? Ma aspetta, l'Italia é in Asia?"

3-Americano 1: "Che lingua si parla in Italia?"
Americano 2: "Penso si parli inglese, ma con un accento diverso, giusto?"
Americano 3: "Ma no, si parla spagnolo!"
Io: "Ehm...veramente parlo italiano"
Americano 2: "Ah quindi l'italiano é una lingua"
Io: "..."

4-Americano: "Ah, quindi sei stato a Venezia?"
Io: "Si"
Americano: "E quanto é lontana dall'Italia?"

5-Americano: "Sei capace a scrivere col computer?"

6-Americano: "Voi usate i mesi come noi?"

7-Americano: "Parigi é in Italia?"
Io: "No, é in Francia"
Americano: "Ah, la Francia é in Italia?"
Io: "....No la Francia é uno stato, e Parigi é la sua capitale""
Americano: "É quale é la capitale dell'Italia?"
Io: "Roma"
Americano: "Ah si! Roma tipo i romani. So una storia che é successa a Roma, quella col cavallo di legno dato in dono per sconfiggere i nemici"
Io: "A dire il vero quello é successo nell'attuale Turchia, vicino alla Grecia"
Americano: "E la città di Grecia é vicina a Roma?"

8-Americano: "Mangi cibo normale?"
Io: "Si"
Americano: "Anche io ahaha"

9-Americano: "Le donne in Italia si depilano?"
Io: "Si"
Americano: "Bene"

10-Io: "In Italia studio anche filosofia"
Americano: "Davvero? E cosa studi in filosofia?"
Io: "Studi ad esempio cosa dicevano i filosofi"
Americano: "Stra bello! Come Picasso!"

E questi e tutto. Voglio solo dire che, sebbene la cultura qua sia molto inferiore alla nostra (come potete ben notare), ci sono comunque tante persone intelligenti e promettenti. Detto ciò, ora devo andare a cena. A presto.

giovedì 13 novembre 2014

10 detti spesso detti

Eccomi di nuovo qui come vi avevo detto a scrivere un altro post. Questa volta vorrei spiegarvi di alcuni "detti" o "abbreviazioni" che caratterizzano molto la lingua e lo slang americano e del Mississippi. Prima di cominciare però vi do il link per visualizzare la corrispondenza che ho scritto per il Pascal. Vale come un post del blog perché ci son scritte cose che qui non ho messo.

http://www.iis-pascal.it/index.php?option=com_content&view=article&id=549:messaggoi-a-stelle-e-strisce-2&catid=28:notizie&Itemid=76

Ed ora possiamo cominciare

1-WHAT'S UP? La bestia nera, uno dei saluti più amati ma allo stesso più odiati dagli exchange student. Ciò che ti mette in crisi i primi giorni, una cosa così semplice, ma atroce. What's up ha vari significati e interpertazioni, vuol dire come stai, come va, che succede, che mi racconti. Ok, cosa c'è di difficile? la risposta. Per la risposta basta dire not much o nothing e sei a cavallo. A volte però è soltanto un saluto e quindi non necessita di risposta oppure puoi rispondere tu stesso what's up. Attento però: se scritto per messaggio la maggior parte delle volte significa "cosa stai facendo?". What's up è quindi un saluto o anche qualcosa da dire quando c'è un gruppo di amici e tu arrivi tardi non sapendo di cosa loro stiano parlando. Un dramma. Abbreviato anche in what up o addirittura in sup.

2- HOW YOU DOING? abbreviazione di how are you doing che letteralmente significa come stai facendo, ma in pratica è un'altra forma per dire how are you ovvero come stai. Spesso abbreviato HYD. Lo si utilizza molto qui, di solito con l'aggiunta di man a fine frase.

3- WHAT BOUT YOU? che significa "invece tu?" o "per quanto riguarda te?". Per esempio un amico ti chiede how you doing today?, e tu rispondi fine, thanks, what about you?. L'abbreviazione è WBY utilizzata via telefono

4- TBH- ovvero to be honest. Spesso, anzi quasi tutti i giorni, qualcuno su Insagram mette un'immagine con TBH. é un modo di dire un po' strano, ma utilizzato moltissimo anche nel parlato. Per esempio to be honest he cannot play the piano che significa: ad essere onesti lui non è capace a suonare il piano

5- BAE- Before anyone else (prima di chiunque altro). Se si dice a una persona: sei il mio bae, vuol dire che quella persona è molto importante per te, in genere lo si dice al proprio/a moroso/a, ma in caso qualcuno non ce l'abbia lo si dice al migliore amico.

6- SQUAD- "la squadra". Ma squadra non in quel senso, ma nel senso di compagnia, gruppo di amici. Per esempio: io e il mio squad siamo andati al cinema ieri, significa che tu e i tuoi amici sieti andati al cinema. Oppure squad sono anche quei gruppi (sempre di amici o coetanei) che vedi girare insieme nei corridoi della scuola. C'è una ragazza prima dell'inizio delle lezioni che appena la campanella suona dice a me e ad altri 3 come on squad, indicando di alzarsi e dirigersi insieme nelle proprie aule.

7- BRB- be right back utilizzato per dire che torni in un attimo, simile a I'll be back. L'esempio più classico è per quando vai al bagno: guys, need the bathroom, be right back.

8- AIN'T- è una negazione che manco esiste, anche se, da quel che so, ora è nel dizionario, quindi può essere considerata una vera e propria parola inglese. Vuol dire "non essere", per esempio I ain't tired (non sono stanco), ma anche usata per il present perfect: he ain't won (non ha vinto).

9- Y'ALL- you all, un modo per dire "voi"

10- HE DON'T CARE- non è tanto un modo di dire, ma è per farvi vedere come qui in Mississippi spesso nella negazione del presente ignorano la terza persona. Grammaticalmente corretto sarebbe he doesn't care, ma qui il più delle volte usano don't anche per la terza persona

11-BUDDY/DUDE- buddy letteralmente significa compagno, mentre dude bellimpusto. Sono due parole per dire hey ragazzo, amico. Molto simile al nostro gnaro.

Per oggi ho finito, penso di averne altre decine in testa, magari ve le dirò più avanti. A presto

domenica 9 novembre 2014

L'assenza del dormitore

Patabum, eccomi di nuovo qui. Scusate per la lunga assenza ma ho avuto tanti problemi per i quali non ho potuto aggiornare. Avendo iniziato calcio non ho quasi più tempo, torno da scuola alle cinque e mezza, e arrivato a casa mi faccio una doccia, mangio, mi rilasso 10 minuti, faccio i compiti e vado a letto presto perchè la mattina mi alzo a 5 e 45 per prendere lo school bus. Se ho momenti liberi il mio fratellino qui vuole giocare con me, oppure esco con gli amici. Avrei un po' di tempo il week-end ma avendo il mio nonno ospitante il cancro lo andiamo a trovare in una città 2 ore distante oppure son fuori a fare altro. Un'altra volta ho provato a fare un nuovo post ma blogspot aveva un problema, e mi disconnetteva da HeyAmericaIAmHere. Prima di scrivere questo post ho scritto la seconda corrispondenza per il Pascal che uscirà sul sito fra qualche giorno. Li ho raccontato di questo ultimo mese, è abbastanza approfondito quindi non scriverò le stesse cose anche qui, bensì farò un altro post "speciale" di un argomento che vedrete a breve e metterò anche il link al mio articolo per la mia scuola italiana. È questione di giorni ve lo prometto. Avevo intenzione di mettere un po' di foto oggi, ma ho perso tutti i miei dati sul cellulare, tutto ciò che avevo e sopprattutto tutte le mie foto di quando ero in Italia e di questi primi tre mesi in America. Non chiedetemi come perché potrei arrabbiarmi ancora di più.
Ci vediamo quindi mooolto presto :)

sabato 18 ottobre 2014

Perchè sprechi tempo a rispondere? Per condividere.

Ciao a tutti, eccomi qui, come vi avevo promesso, a fare un post dove rispondo alle vostre domande. Però prima di iniziare, mentre qui tutti dormono, vorrei darvi alcune news. Inizio col dirvi che, sotto richiesta del mio professore di italiano Casanova, ho scritto un tema nel quale racconto la mia esperienza negli Stati Uniti e questo tema è stato pubblicato sulla pagina Web del Liceo Pascal Manerbio. Quindi, per chi non ne avesse abbastanza del mio (noioso?) blog può darvici un'occhiata. Questo il link:

http://www.iis-pascal.it/index.php?option=com_content&view=article&id=542:messaggoi-a-stelle-e-strisce-1&catid=28:notizie&Itemid=76

Ricordo che dovrò scrivere un tema come quello mensilmente e circa ne verrà pubblicato uno a ogni metà del mese.
Comunque passiamo alla seconda news: il week-end scorso ho avuto la possibilità di fare un altro viaggio (dopo quello in Tennesse) con la mia famiglia ospitante, questa volta in Georgia, in Alabama e in Florida. Il numero degli stati qui in America che aggiungo alla mia collezione aumenta sempre di più e questo anche grazie alla mia hostfamily che mi permette ciò. Di questo viaggio ho già raccontato un pochetto nel tema che vi ho spiegato poco fa, quindi non farò un apposito post riguardo ad esso (un motivo in più per cui dovreste guardarlo :D ).
E per finire (mica tanto brevemente) con le news vorrei dirvi che Lunedì 20 inizierò finalmente Soccer e dopo tanto tempo potrò iniziare a fare attività sportiva in una scuola americana.

Ed ora Let's Answer:
First question: IL TUO POMERIGGIO TIPO?
ok, domanda classica, diciamo che i miei pomeriggio son tutti tipi. Torno a casa da scuola verso le quattro e mezza, mangiucchio, compiti, leggo, campatina a Walmart, cena vero le 5.30, doccetta, tv, nanna. La cosa è un po' diversa nei week-end che invece son tutti differenti, a volte esco, a volte sto in casa, a volte gioco con Bradley, dipende dal periodo.

Second: TI MANCANO LE VERIFICHE DI STORIA E FILO?
No, no, ahaha dovresti ben saperlo. Non mi mancano per niente le ore, ma proprio ore a studiare storia e filo per poi prendere un 5 (o meno) oppure rischiarlo prendendo non più di sei e mezzo. Che stoccata l'anno scorso quando abbiamo fatto spostare Platone (this sounds weird).

Third: FANNO I BONFIRE?
Qui di bonfire purtroppo non ne ho mai sentito parlare, a volte parlando con altri exchange salta fuori che qualcuno è stato a dei bonfire, ma qui, per ora, mai visti ne sentiti. Spero di poterne avere l'occasione per allargare sempre di più il cerchio delle cose particolari che sto vivendo qui.

Fourth: PARLA DELLA TUA ESPERIENZA CALCISTICA, ALLENAMENTI E PARTITE.
Sei un po' uno zoppo, calcio lo inizio Lunedì, ahah ma ti perdono ;)

Fifth: COME È LA MEDIA DELLE RAGAZZE?
Bhe devo dire che le italiane non le batte nessuno, sia come bellezza che come carattere, ma ammetto che anche qui ce ne siano un bel numeretto che son fuori dalla media. Le cheerleaders son quasi tutte carine, poi ci sono anche le giocatrici di softball e qualcuna che corre. Non male.

Sixth: LA JUVE RUBA ANCHE SECONDO GLI AMERICANI?
La Juve sfortunatamente non la conosce praticamente nessuno, però un giorno stavo guardando la tv, precisamente facendo zapping, e a un certo punto mi soffermo su un canale dove stavano trasmittendo un telegiornale dedicato alla sport, che però non riguardava il football o il baseball come tutti gli altri qui, bensì più sport come i nostri. La cosa fantastica è che c'era come ospite Bobo Vieri. Faceva stra ridere, il suo inglese era ignorante come il mio e continuava a fare commenti divertenti, e come potete immaginare si parlava di calcio. In quel momento han parlato anche del match Juventus-Roma del quale le critiche son arrivate fin qui. Non potreste pensare alla mia faccia quando mi son trovato davanti Bobone.

Seventh: QUALCHE TUO PROFE AMERICANO TI RICORDA UN TUO PROFE DEL PASCAL?
A dire il vero no, il sistema scolastico è totalmente diverso e di conseguenza anche i metodi di insegnamento. Qui i professori (anzi maestri) hanno caratteri tutti loro che non sono conformabili ai nostri.

Eight: COSA DELL'AMERICA NON VORRESTI MAI PORTARE IN ITALIA, E COSA, INVECE, VORRESTI CHE L'ITALIA IMPARASSE DALL'AMERICA?
La domanda più difficile che mi è stata posta. Rispondere a ciò è complicato e probabilmente la risposta sarebbe compresa meglio in un dialogo e non tramite il blog, ma ci provo comunque: dell'America non vorrei portare in Italia le porzioni gigantesche di junk food (ok sono veramente stupende, ma solo per un anno, altrimenti saremmo tutti obesi, qua sono già ingrassato 3 kili), la concezione di "hang out", alcuni divieti che non sto qui a dire, le stupide (stupidissime) unità di misura che non hanno nessun senso di corrispondenza tra di loro (ci ho messo una vita a trasformare 7 pounds in 3 kili, si perchè avendo imparato in chimica come fare non ho voluto usare metodi più veloci), il cibo in generale (mi sono accorto quanto la cucina italiana sia ricca, piena di tradizione e cultura), gli animali domestici come maiali, capre o asini, il tempo metereologico (oggi ci son 35 gradi e il giorno dopo può nevicare o viceversa), le banconote da 1 dollaro (una cosa odiosa, la ragione spiegata "due post fa"), ci saranno sicuramente altre cose che però ora non mi vengono in mente.
Per quanto riguarda le cose che vorrei che l'Italia imparasse dall'America sono ancora più difficili, però mi piacerebbe intregrare nelle nostre scuole lo spirito scolastico che attraverso decine di attività fuoriesce dagli studenti, il rapporto che si intregra tra ospitante e ospite (non soltanto per quanto riguarda me), la considerazione di sport a livello scolastico, la preparazione al college durante gli anni di high school, il gas per le auto che costa la metà, la possibilità di conoscere tutti e 2000 gli studenti della scuola, e come sopra decine di altre cose.
Devo dire che mi sono accorto anche di un'altra grande differenza tra i due Paesi: da noi quando si hanno dei soldi, li si mette via per il futuro, mentre qui si vive giornalieramente, rigurado ciò però preferisco la nostra maniera.

Niente, anche per oggi ho finito, se qualcun'altro ha altre domande me le può fare e io risponderò più avanti, sono bene accetti commenti e gradirò se qualcuno ne farà, anche solo una faccina che mi faccia capire se apprezzate o no. Vi metto anche qualche mio profilo per "seguirmi" maggiormente nella mia esperienza. A presto.

Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100004205809154
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mercoledì 8 ottobre 2014

"Askate e io Answererò"

Salve a tutti, questo non è proprio un aggiornamento vero e proprio, bensì una richiesta, da parte mia, rivolta a voi. Per il prossimo "articolo" sul blog avevo pensato di creare un post dedicato solamente a voi. In pratica in cosa consiste? Se avete curiosità, oppure volete saperne di più su una determinata cosa lasciate un commento sotto questo post con la vostra domanda e io le raccoglierò tutte e darò loro risposta nel prossimo articolo interamente dedicato a voi. Quindi lasciate la vostra domanda qui sotto oppure se non volete fare vedere il nome potete anche mandarmela per messaggio su Whatsapp o Facebook e io lascerò l'anonimo :D ci sono tre casi:
1. Troppe poche domande: ahimè non potrò fare l'articolo
2. Quantità giusta di domande: evvai :D
3. Troppe domande: ok, esistono solo due casi

Grazie per la collaborazione.

P.S Un mio compagno di classe (della scuola italiana) lavora presso il giornale Manerbio Week e possiede, come me, un blog tutto suo dove posta i suoi articoli o alcuni dei suoi temi. Sebastiano Laffranchi, questo il suo nome, sa scrivere molto bene e a quasi mia insaputa ha scritto un articolo su me e sulla mia esperienza intitolato "Un manerbiese a stelle e strisce". Mi è piaciuto moltissimo come l'ha scritto (facendo riferimento anche a "HeyAmericaIAmHere") e lo ringrazio calorosamente. Qui di seguito il link per leggero questo bellissimo testo:

http://woahgoldenwings.altervista.org/manerbiese-stelle-strisce/?doing_wp_cron=1412820363.0268690586090087890625

Cogliete anche l'occasione di leggere altre delle sue "opere", è un blog per giovani, ma avendo avuto l'opportunità di leggere qualcosa sono certo che anche gli adulti apprezzeranno.
A presto e al prossimo post risposta. (non siate timidi)

mercoledì 1 ottobre 2014

34 (in)differenze between Mississippi & Manerbio City

Ebbene rieccomi qui (dopo un periodo di astinenza) a narrare le avventure di questo luogo. Oggi vi racconto (a dir la verità no) alcune (in)differenze che ho riscontrato nel mio soggiorno in questo country country, no non è una ripetizione (chi ha inglese per intendere intenda), e anche confrontandomi con altri pazzi exchange students in America.
Per cui iniziamo (col botto):

1- LA CONCEZIONE DI STUDIO - "Ragazzi se studiate per un'ora di fila non va bene perchè non starete studiando. Dopo la mezz'ora di studio la concentrazione se ne è andata. Ogni 30 minuti ci deve essere almeno una pausa di un'ora" cit. la profe considerata più severa della scuola
2- LA PIZZA - é plastica
3- LA CAMPANELLA DELLA SCUOLA - ma cosa è? è un suono astruso
4- SNAPCHAT - ognuno qui ha questa applicazione! è carina, più usata di facebook
5- LE LENTI A CONTATTO - ci sono verdi, azzure, marroni, nere, viola, bianche, trasparenti e altri colori "bizzarri" che vanno a cambiare la colorazione della tua pupilla
6- IL PASS - che ti da la profe per andare in bagno. no comment
7- GLI SCOIATTOLI - che vedi tanto spesso come noi vediamo il Milan perdere
8- LA TV - in inglese (ma dai?). Però il canale 9573 è dedicato alla musica italiana contemporanea (non chiedetemi come l'abbia trovato)
9- LA PRESA DELLA CORRENTE - non due pallini, due rettangolini
10- LE STELLE - ma quanto sono belle qua?
11- IL WATER - questo non vi spiego perchè ahaha
12- I LIBRI PER STUDIARE - sono della scuola
13- GLI IPHONE - sono talmente tanti che potresti fare questa proporzione: numero ragazzi:numeroragazzi con un iphone=numero partite giocate dall'Inter:numero partite perse dall'Inter
14- I CANI - che non scappano sebbene le case non abbiano recinzioni, non come il nostro mitico Jokki
15- IL RAFFREDDAMENTO - a pavimento.
16- IL FOOTBALL - (.)
17- I PANTALONI - a zeppa di cavallo (l'ho detto giusto? non ricordo come si dice)
18- I DOLLARI - portafoglio pieno di banconote che ti fanno pensare di essere un riccone quando poi ti accorgi che hai dentro la bellezza di 7$ in banconote da 1
19- LE MANIGLIE - circolari che puoi girare sia in clockwise che in counter clockwise
20- L'INTERNET SUL CELLULARE - 40$ al mese :O pazzi
21- LE AUTO - tutto in grande, pandini o punto no nè?
22- I BICCHIERI DI PLASTICA - solo solo solo rossi, e giganti
23- IL BIDET - non esiste.
24- LE JELLY BEANS - creano dipendenza
25- LA CARTA IGIENICA - di una qualità superiore cit.
26- LE AULE SCOLASTICHE - attrezzate di niente popo di meno che frigoriferi e microonde
27- LE POLTRONE - dondolanti, le amo.
28- LA POLENTA - mai vista
29- ALTRE CENTINAIA DI PIATTI MADE IN ITALY - nemmeno in ristoranti italiani :(
30- LA NUTELLA - che agli americani non piace :O
31- LE STRETTE DI MANO - ne ho fatte più qui in due mesi che in Italia in tutta la mia infanzia
32- L'ORA DI GINNASTICA - l'ora buca
33- L'ACQUA - frizzante non esiste.
34- IL RIFILL - UNACOSACHEINITALIANONCIPOTREBBEMAIESSREMACHEIOAMOCOMENONSOCOSA.W-IL-RIFILL!

Per oggi diciamo che ho finito, se vi è piaciuto cliccate il pollicione :D bye e al prossimo articolo

P.S. le conclusioni non sono mai state il mio forte. Influenzavano sempre i miei voti nei temi di italiano, pardon.

sabato 6 settembre 2014

Tennessee, Philly

Il mio anno continua tranquillamente e i giorni passano alla svelta. Oggi, Venerdì 5 Settembre, è una settimana dalla partenza per il mio weekend in Tennessee. Abbiamo passato 3 giorni molto belli e intensi: dopo sette ore di viaggio, dopo aver passato Mississippi, Alabama, Georgia e finalmente Tennessee abbiamo visitato un posto detto "Lost Sea". In pratica sono delle grotte sotterranee con un lago anch'esso sottoterra. Ok, le grotte non hanno nulla a che vedere con quelle italiane, ma la "gita in barca" a quasi 100 metri sotto il livello del suolo con i pesci del posto che girano intorno a noi è stata abbastanza particolare. Dopo questo, il Sabato lo abbiamo passato tranquillamente, rilassandoci un poco e passando per qualche negozio. La Domenica, invece, giorno della grande attesa partita di football è stata dura: sveglia presto, Messa, e subito partenza per lo stadio di Knoxville dove gli studenti del college della "University of Tennesse" sfidavano gli studenti degli "Utah State". Era la prima partita della stagione e non potete nemmeno immaginare quanto è grande un evento di questo genere. Tutti, ma dico tutti gli abitanti indossano la maglia della città (o cappello), il posto diventa completamente arancione (colore della squadra), è pieno di negozi dedicati, le famiglie mettono gazzebi nei parcheggi e fanno il barbecue prima del game. Insomma una cosa incredibile. La partita iniziava alle 7 di sera, noi siamo arrivati in centro alle 10 di mattina. L'attesa è stata lunghissima, ma finalmente poi siamo entrati. Qua è avvenuto di tutto. Lo stadio contiene 100 mila persone ed era sold out. Noi eravamo in cima nella pen'ultima fila di seggioline, ma si vedeva benissimo lo stesso. Essendo in cima potevamo vedere all'esterno dello stadio e vedere la città dall'alto con tutti i tifosi che entravano. Poi la festa è iniziata: la banda (altri studenti del collegge) ha marciato fino allo stadio, le cheerleader insieme a loro, e poi tutti i tifosi con la squadra. Una cosa grandissima, lo speaker che esalta tutti i tifosi e lo stadio che diventa veramente rumoroso. Prima della partita ha anche piovuto 10 minuti e la pioggia ha creato un effetto stranissimo visto da così in alto. Dopo il riscaldamento, altre feste e la preghiera (si perche prima di ogni evento c'è la preghiera e tutti i presenti dicono amen. Pure a scuola prima dell'inizio delle lezioni, e da qualsiasi altra parte) la partita è iniziata. Ad ogni touchdown il pubblico faceva un rumore che non si può immaginare, ed alla fine è finita 38 a 7 per il Tennesse. Tutti felici come delle pasque. Tutto molto diverso che il calcio, qua è sentito un sacco il football. Comunque poi siamo tornati in albergo e il giorno dopo, abbiamo visitato delle montagne vicine, qualche museietto e alla fine arrivati a casa. Il weekend mi è piaciuto molto. Il lunedì era il labor day quindi non ho perso scuola. la settimana poi è continuata e la Neshoba Central era molto presa in quanto oggi c'è LA partita dell'anno: Neshoba Central contro Philly, non che l'altra scuola di Philadelphia. Il derby più importante che per quattro anni è stato sospeso dalle partite della stagione a causa dei continui scontri che ci son stati tra le due parti. L'anno scorso c'è stata solo un'amichevole dove noi abbiamo perso 49 a 0, ma quest'anno siamo più forti e dopo quella batosta sono tutti presisissimi a vincere. Ieri sera c'è stata anche la serata del rolling. In pratica i ragazzi comprano ad esempio 30 dollari di carta igienica e di notte la vanno a lanciare nelle case degli altri imbiancandole. é una cosa che fanno tutti i ragazzi, hanno invitato più volte anche me, ma essendo una cosa semi illegale non son potuto andare in quanto exchange student. Stamattina la casa dei miei vicini era completamente piena di carta igienica, gli alberi sembravano quasi addobbati per Natale. Poi prendendo lo school bus e passsando per altre vie ne ho viste tante altre, e a scuola si è parlato molto di questo. Inoltre per la partita la Neshoba ha creato delle magliette dedicate alla rivalità delle due scuole. Quindi stasera c'è la super partita, anzi facciamo così: continuo domani il post per raccontarvi come è andata. Ed eccomi qui a continuare questo (troppo lungo) articolo: è stata quasi una delusione. Ieri sera era cominciata stra bene: vincevamo 9 a 0 con un touchdown e un calcio tra i pali. Poi c'è stato quel lampo che ha fatto sospendere la partita. Se ci sono lampi o fulmini non è permesso giocare fino a 30 minuti dall'ultimo. Ebbene dopo la sospensione siamo stati lì altri 30 minuti, la maggior parte dei tifosi è andata a casa, la nostra banda anche. Così siamo tornati pure noi e appena arrivati il game è riiniziato, ma essendo tardi siamo andati a dormire. Stammatina ci siamo svegliati conoscendo il punteggio finale: 37 a 19 per Philly. Abbiamo perso. Lunedì ne sarà molto parlato a scuola e saranno tutti delusi per come è finita. Va bene dai, ora finisco qui il post con alcune foto di ciò che vi ho raccontato. Bye.

domenica 24 agosto 2014

"Voglio tentare di stringere la forbice tra il raccontabile e il raccontato" disse un certo Riccardo Iacona, e questo è quello che, per quanto mi sia possibile, voglio fare io nel condividere questo anno con voi. Inizio pertanto questo nuovo post parlandovi del pep rally. Venerdì è iniziata la stagione di football, qui questo sport è molto sentito, più che il calcio da noi. Così ogni volta che la squadra della nostra scuola gioca "in casa", la mattina tra il secondo e il terzo periodo, la scuola (superiori e medie) si ritrova in palestra. Una volta presenti tutti gli studenti, la festa comincia: le cheerleaders (dai 10 anni ai 17) fanno acrobazie, la banda della scuola suona, si intonano cori per la squadra di football tutta riunita, e il pubblico è intrattenuto. Purtroppo, non potendo portare il cellulare a scuola, non ho foto da mostrarvi, ma fidatevi che è stato davvero particolare ed entusiasmante. Così concluso il pep rally siamo tornati nelle aule, ma non è finita qui. La sera infatti c'è stata la prima vera partita di football (settimana scorsa era solo un'amichevole). Alla partita erano presenti un sacco di persone, e io ho indossato la maglia dei "Rockets" ovvero il sopprannome per tutti quelli che hanno frequentato o frequentano la Neshoba Central High. I nostri avversari erano i "Cougars", la squadra della scuola che ha frequentato il mio host dad, per questo motivo c'è molta competizione, infatti io mi sono seduto nel lato Rockets con i miei amici e lui in quello Cougars, ma per sua sfortuna abbiamo vinto 32 a 0 e per tutta la sera ha rosicato. La partita, comunque, è stata a senso unico, ma oltre a quello c'erano ancora come intrattenimento le cheerleaders, la banda e ad ogni nostro touchdown partiva un razzo che arrivato a una certa altezza scoppiava. Devo dire quindi che la serata è stata molto coinvolgente e spero di averne altre di questo tipo. Ieri sera, invece, son stato invitato alla festa di compleanno di Morgan, una ragazza che frequenta con me il corso di trigonometria. Così, Charles mi ha accompagnato fino a Philadelphia dove Dylan (stesso mio periodo di P.E.) mi ha preso, siamo passati a da Denver (inglese e trigonometria con me), e abbiamo raggiunto la casa di Morgan. La festa è stata molto bella, ho avuto modo di parlare tanto inglese, ho imparato nuovi giochi americani, ho risposto a molte domande, giocato a calcio, abbiamo mangiato e riso in compagnia. Spero quindi che anche Morgan si sia divertita e abbia festeggiato al meglio il suo 16esimo compleanno (e ora può anche guidare :P ). Per questo sto passando un bel weekend, stasera (dopo essere andato anche lo scorso fine settimana) andrò al cinema con la mia host family, a guardare cosa non lo so ancora ma sicuramente mi godrò il film. Settimana prossima invece andrò due giorni in Tennessee a vedere una partita di football tra college nel terzo stadio più grande di tutta l'America. Ci impiegherò 7 ore d'auto, ma l'attesa sarà sicuramente ripagata. Per oggi ho finito, ma scriverò quindi ancora dopo questo particolare evento. Ciaoo P.S. la prima foto riguarda l'entrata in campo dei Rockets, la seconda siamo io e la festeggiata Morgan :)

venerdì 15 agosto 2014

Devo ammettere che non pensavo di potermi ambientare così velocemente in questo posto. Ebbene si, dopo la mia prima settimana di scuola ho capito come funziona quasi tutto e i compagni sono veramente felici di avermi in classe. Anche se mentre voi festeggiate ferragosto io oggi ho fatto le mie prime due verifiche americane, o meglio, durante questa settimana avevo già preso una "A più", ma quella era una sorta di verifichina a sorpresa. Quindi oggi ho fatto il test di inglese (tutto sommato bene) e il test di storia del mondo. Il bello che qui sono quasi completamente tutti a crocette e a volte i professori il giorno prima ti dicono le domande che potrebbero farti. Comunque devo dire che la scuola qui è veramente particolare e completamente diversa dalla nostra. Qui si può mangiare e bere in classe (dipende dall'insegnante), ci si può stiracchiare, si può stare non troppo composti, si può mangiare la gomma da masticare, si può venire in ciabatte, si può abbracciare i professori ;) . Inoltre in ogni classe c'è il sapone per lavarsi le mani, un computer, 3 o 4 lavagne, banchi con le sedie attaccate, e spesso ci sono anche un microonde e un frigorifero per gli insegnanti. La cosa che non capisco però è questa: fuori fa molto caldo e invece all'interno fa freddissimo, sparano il condizionamento a mille e in certe aule non si riesce a stare a maniche corte. La mensa, invece, è abbastanza tranquilla, passi col tuo vassoio e ti prendi quel che vuoi. Il cibo è mangiabile anche se tutti dicono che non è buono. Tutto sommato quindi sta andando molto bene, nell'ora di homeroom (un'ora dove gli studenti parlano di come sta andando la settimana) oggi delle ragazze mi hanno invitato a fare delle foto con loro e nell'ora di trigonometria un'altra ragazza mi ha invitato alla sua festa il prossimo weekend, anche se non so ancora se parteciperò. Questo weekend probabilmente vado a giocare a bowling con un ragazzo che frequenta insieme a me il periodo di inglese e quello di ginnastica, mentre fra qualche ora andrò a vedere la prima partita di football della squadra della mia scuola (la stagione inizia venerdì prossimo, questa è solo un amichevole). Anche per quanto riguarda la famiglia sta andando molto bene. Ieri è venuta la mia coordinatrice a parlare sia con me sia con la mia hostmum e il colloquio è stato positivo. Poi qui son molto amichevoli, spesso mentre cammino per i corridoio mi si affianca gente e iniziamo a parlare. Tra l'altro nella mia scuola c'è un altro exchange student che viene dalla Danimarca. Io e lui insieme abbiamo fatto la foto ufficiale con lo stemma della scuola. Purtroppo non posso caricarla perchè io non la possiedo, ma se mai l'avrò la caricherò sicuramente. Adesso mi aspetta il weekend per riposarmi un po', ciao e al prossimo post :)

domenica 10 agosto 2014

Venerdì è stata davvero una giornata molto particolare per questo ho deciso di aggiornare il blog. In pratica mi sono alzato e preparato per il mio primo giorno di scuola. Arrivato là tre ragazze incaricate mi hanno accompagnato al mio primo periodo: health. Come mi sono seduto una ragazza dall’altra parte della classe mi chiama e mi dice: “Hey! What’s your name?” , e già questo mi ha fatto molto piacere. Durante tutto il periodo i ragazzi mi facevano domande ed erano molto interessati al fatto che io fossi italiano. Andando avanti coi periodi (english, biology, geometry, world history) i compagni erano letteralmente presi, i ragazzi del football mi dicevano che essendo italiano so calciare una palla e quindi che mi avrebbero messo a fare il kicker, i ragazzi del soccer mi dicevano che essendo italiano sono un fenomeno e che mi avrebbero preso nella squadra. I professori durante le lezioni mi hanno aiutato molto visto che io non capisco più di tanto e alcune ragazze mi hanno tenuto il posto in mensa. Dopo aver mangiare ho fatto il periodo di musica (questo non è stato un gran che) e subito dopo quello di P.E. dove ho incontrato 3 ragazzi molto simpatici coi quali ho parlato tutto il tempo e abbiamo scoperto di avere molte cose in comune. Una volta suonata la campanella ho preso il famoso school bus, precisamente il numero 11 perchè qui ci sono più di 20 school bus che partono tutti allo stesso tempo e portano i ragazzi a casa uno ad uno. Per tutti questi motivi il mio primo giorno di scuola è andato molto bene. La sera, invece i miei hostparents mi hanno portato al rodeo, uno spettacolo molto particolare, dove anche i bambini erano coinvolti e tutta la gente si è divertita. È stata una giornata molto intensa e coinvolgente :D

giovedì 7 agosto 2014

Sapevo che l’Italia e l’America erano molto diverse, ma non così tanto. A me piace molto l’Italia, però devo dire che l’America ha delle qualità che per il nostro Paese non son nemmeno pensabili. Ad esempio qua quando si esce di casa non si chiude nemmeno la porta. Perchè? Perchè qua c’è fiducia tra le persone e questa fiducia è rispettata. Comunque, oggi avrei dovuto passare il mio primo giorno di scuola, ma non sono andato perchè mi sono registrato appena ieri. Per cui inizierò domani. Ma questo poco importa, ieri ho passato una serata molto bella. Dopo cena siamo usciti fuori in giardino e abbiamo iniziato a giocare a football. Inizialmente io e Charli ci lanciavamo la palla (è stra difficile lanciarla nel modo corretto), poi è arrivato anche Charles, ex giocatore, e mi ha insegnato alcuni schemi di gioco, come difendere il quaterback e come ricevere la palla correndo allo stesso tempo. OK, ho capito poco, però è stato stra figo. Poi oggi mi son svegliato fatto colazione e siamo usciti di casa. Dopo alcune commissioni e dopo aver comprato una SIM americana siamo andati a mangiare da Taco Bell. Adoro quel posto, e per la prima volta ho mangiato un burrito. A dire la verità due. Tra l'altro ci avevo già mangiato anche ieri dei tacos ;) e poi la cosa che adoro di più in assoluto è il refill: in pratica tu paghi tipo 2$ per una bibita (anche meno) e dopo che l'hai finita puoi continuamente prendere da bere al distributore! Qualsiasi bibita! (altra cosa che in Italia non ci potrebbe mai essere :P). E questo praticamente in tutti i fast food. Comunque in questi giorni ho conosciuto anche un po' di parenti. Tutti molto simpatici. Per quanto riguarda i pasti, invece sono un po' tutti sfasati. Per esempio la cena è verso le 6 e mangiare alle 8.30 come da noi per loro sarebbe alquanto strano. E poi c'è un'altra cosa stra bella che tutti anche li in Italia conoscono. Lo school bus. Ti viene a prendere davanti a casa e ti riporta indietro. Non sembra ma è molto vantaggioso, sopprattutto per quelli che come me abitano nel country ;) Prima o poi gli farò una foto. Va bene dai, ora devo andare a mangiare, scriverò ancora quando mi sarò ambientato a scuola. A presto.

martedì 5 agosto 2014

Hello people! Sono per davvero qui in America ora. Sono arrivato a Malpensa per le 8, li ho incontrato Martina (destinata in Alabama) che faceva il viaggio con me fino ad Atlanta. Salutato i miei ho fatto l'imbarco e son partito per gli States. Il viaggio è durato 10 ore e mezza di aereo ma è stato abbastanza tranquillo. Arrivato ad Atlanta ed effettuato tutti i controlli ho salutato Martina e due ore dopo ho preso l'aereo per Jackson. Quest'ultimo volo è stato davvero molto bello, ho visto i grattacieli di Atlanta dall'alto e arrivato in Mississippi si vedevano tutti i quartieri americani uno dietro l'altro e anche tutti i boschi stupendi del posto. Atterrato c'era ad aspettarmi la mia famiglia ospitante con un grosso cartellone che diceva "welcome to Mississippi Jacopo!". Li c'era anche un'altra ragazza, ma non ho capito chi fosse, penso la coordinatrice locale. Una volta presentati siamo andati subito a mangiare li a Jackson, una città molto molto particolare. Qui le case non hanno nemmeno una recinsione e sono una dietro l'altra. Come potete vedere dalla foto la mia prima cena americana è stata proprio una cena americana. Se farò così tutti i dieci mesi mi sa che tornerò con qualche chilo in piu :P Una volta mangiato siamo tornati a casa, e in un'ora e mezza d'auto abbiamo raggiunto questo posto che è sperduto nel nulla. Di notte non c'è una luce anche perche davanti e dietro casa c'è un bosco. Ma qui è tutto molto bello. Anche la casa è accogliente. La mia camera è pulita e c'è un soggiorno molto confortevole. Oggi Charli mi accompagnerà a scuola per la mia schedule e penso faremo anche qualche giro. La mia avventura qui è iniziata moooolto bene :D

domenica 3 agosto 2014

Ciao gente, questo è il mio primo articolo per raccontare la mia avventura in America :D
IInnanzi tutto parto col dirvi la mia destinazione: dopo molta attesa anche lei è arrivata ed è Union, Mississippi. Un posto molto particolare, pianeggiante e pieno di laghi. Vivrò in una famiglia composta da tre persone: la mia host mum Charli, il mio host dad Charles e un figlioccio di nome Bradley che ha circa 3 o 4 anni. La loro casa è una casa molto particolare detta “mobile home”, una specie di casa con delle ruote ma è gigante e stra bella da quello che sembra. Partirò domani mattina, farò scalo ad Atlanta e poi subito a Jackson dove la mia futura famiglia mi aspetterà. Inizierò la scuola americana il 7 Agosto (oh caspita così presto?) e sono stra curioso di sapere come ce la si spassa li dentro ;) conoscerò un sacco di gente nuova e un sacco di cose nuove, e tutto questo ve lo racconterò tramite questo blog creato appositamente per voi (ceeeeerto :)).
Basta penso che per ora sia tutto, lo so un po’ pochetto, ma tranquilli che questo blog si riempirà (anche di foto :P). Scriverò ancora non appena arrivo la così da descrivervi bene il posto.
a presto, Jac :D